Gli ultimi libertini by Benedetta Craveri

Gli ultimi libertini by Benedetta Craveri

autore:Benedetta Craveri [Craveri, Benedetta]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2016-05-23T16:00:00+00:00


In effetti, fu proprio al Palais-Royal che la rivoluzione popolare prese l’avvio. Il 28 giugno un gruppo di soldati delle Guardie francesi - un corpo d’élite di tremilaseicento uomini incaricato di garantire la sicurezza nella capitale - dichiarò che per nessuna ragione al mondo avrebbe obbedito all’ordine di sparare sulla gente. Gli ammutinati vennero incarcerati all’Abbaye ma, liberati dalla folla e portati in trionfo al Palais-Royal, accettarono di ritornare per una notte in prigione con l’assicurazione di essere rilasciati il giorno dopo. Sarebbe successa la stessa cosa se a comandarli, invece del marchese du Chàtelet - che i soldati detestavano -, fosse stato Biron, adorato dai suoi uomini? Forse, davanti all’insubordinazione clamorosa del primo corpo di fanteria della Real Casa, il duca ebbe la tentazione di pensare che era una giusta lezione per Maria Antonietta che lo aveva, per puro capriccio, privato di una carica che gli sarebbe spettata di diritto.

Mentre il prezzo del pane, che dagli inizi di luglio continuava ad aumentare, arrivava alle stelle, il progressivo stanziamento di truppe intorno alla capitale allarmava la popolazione. Cedendo alle pressioni della moglie, del conte d’Artois e dei ministri più conservatori, Luigi XVI si era infatti deciso a imporre la sua autorità con la forza, e l’ 11 luglio licenziò, senza alcun preavviso, Necker. Gouverneur Morris, allora, era corso a supplicare il ministro di recarsi immediatamente a Versailles per avvisare il re - evidentemente male informato - della gravità della situazione. E, avendogli questi risposto che era ormai troppo tardi, aveva insistito: « Non è troppo tardi... per avvisare il re che corre un pericolo mille volte maggiore di quanto non creda; che il suo esercito non si batterà contro la nazione e che, se egli darà retta ai consigli dei violenti, la nazione sarà sicuramente contro di lui; che la spada gli è sfuggita di mano senza che se ne accorgesse, e l’Assemblea nazionale è padrona della nazione ».

Le previsioni di Morris si sarebbero puntualmente avverate, e il primo a doverne prendere atto fu il barone di Besenval.



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